d'acqua. Dopo aver 
inghiottito mezzo il pomo d'Adamo, uscì a dire con voce romantica: 
--Se sapessi come ci vogliamo bene! 
--Bravi, e quando pensi di sposarla? 
--Se non ti secca, dopo l'inventario, in gennaio. 
--Bravi, quando si sta più bene sotto le coltri. Mi raccomando per la 
bottega; non lasciatevi portar via le ombrelle. 
* * * 
La Paolina fu proprio per l'Ombrellino rosso un tesoro. Bella, e, forse 
più che bella, molto elegante, come son tutte le nostre modiste, graziosa 
e amabile senza essere civetta, ci tirò in bottega mezza clientela di 
madama Bournè, che vale come il dire la fine fleur dei signori di 
Milano. Per la prima volta davanti alla ditta Bacchetta e Batacchi, 
all'insegna dell'Ombrellino rosso in Cordusio, si videro fermarsi fior di 
carrozze con tanto di stemma. Per la prima volta si è dovuto scrivere a 
Londra: perchè, dite quel che volete, la stoffa sarà buona anche la 
nostra, ma i veri fusti non si trovano che là. Donne italiane--ritenete 
pure:--Donne italiane e ombrelle inglesi!--Quando la Paolina colla sua 
grazia metteva nelle mani del cliente il resto e diceva: grazie al 
signore..... non c'era nessuno che non uscisse contento. La bella grazia 
costa niente e dà valore alla roba. 
Per Battista, va sans dire, furono due anni e mezzo di paradiso terrestre 
e meritato, povero diavolo! perchè nel suo timor di Dio e nella sua 
naturale timidezza non aveva mai goduto nulla a questo mondo e pochi 
uomini conobbi di cuore più delicato e più leale. Era un uomo nato e 
fatto apposta per essere buon marito e buon papà..... e di fatto il bimbo,
ossia una bimba, fu pronta dopo i nove mesi come una cambiale in 
scadenza. 
Per gratitudine verso di me vollero chiamarla Letizia, il nome della mia 
povera mamma; mi invitarono al battesimo, mandarono intorno i 
biglietti, insomma pareva la casa della felicità. Ma va a fidarti della 
felicita! è come dire va a fidarti della Giustina.... Chi avrebbe detto che 
il povero Battista doveva goderlo poco il suo paradiso? Cominciò 
subito a decadere, a venir poco, a tossire con dei colpetti secchi, a 
scomparire nei panni, e un brutto giorno di febbraio, con un tempo 
sporco e piovoso, l'abbiamo portato via. 
* * * 
La malinconia e la tristezza entrarono in quelle sei stanze, dove prima 
regnavano l'amore e la pace. 
Per la povera Paolina fu un colpo tremendo. Trovarsi sola, vedova, a 
ventitrè anni, con una bimba sui ginocchi, in una posizione non ben 
definita, con dei parenti poveri e senza conclusione, trovarsi così, 
povera diavola! era un brutto pensiero. Per fortuna trovò nel socio di 
suo marito un galantuomo, che le disse:--Senta, Paolina, alla morte 
rimedio non c'è e per me è come se fosse morto un mio fratello; ma se 
non può richiamare chi se n'è andato, sotto il riguardo degli interessi 
stia col cuore tranquillo. Questa bambina non perderà un soldo di quel 
che ha guadagnato suo padre. Anzi per la bottega, se lei ci sta, potremo 
andare avanti egualmente come se Battista ci fosse.... e col tempo..... 
vedrà.... 
Siccome io sono una pasta frolla che non sa resistere alle minime 
commozioni, tanto che non vado mai nemmeno al Trovatore per non 
piangere in teatro, così, balbettate alla peggio queste quattro parole, 
voltai le spalle e me ne andai sgarbatamente, tirandomi dietro l'uscio 
con fracasso. Se poi vedo qualcuno a piangere, addio sor Gerolamo! e 
se chi piange è poi una donnina ancor giovane e bella, mi si rivoltano le 
viscere, vedo scuro come se avessi un calamaio per occhio, un gnocco 
grosso come la palla di un cannone mi si ficca qui, alla gola, e per 
consolare gli altri piango io come una secchia che vien fuori dal pozzo.
Ognuno ha il suo temperamento: anche le ombrelle non sono tutte della 
medesima stoffa. 
Sui primi tempi tornai spesso a trovarla, a consigliarla nelle piccole 
brighe che di solito i morti lascian dietro, a prestarle mano come deve 
fare in queste circostanze un uomo che al posto del cuore non abbia un 
sasso. Ma non potevo fissar gli occhi sulla piccola Letizia senza sentire 
quel che vi ho detto. Caro angiolino! non aveva quindici mesi, ma ti 
guardava con certi occhioni così intelligenti (gli occhioni neri della 
mammina) che, ripeto, dovevo voltar le spalle, sbatter l'uscio e 
andarmene.... Anzi, quando vidi che la Paolina era disposta a tornare 
ancora in bottega, colsi l'occasione o il pretesto per fare un viaggio nel 
quale toccai anche Asti e Alessandria. Stetti lontano quasi un mese con 
buon risultato nei contratti, vivendo con più economia che non facessi 
ai tempi del povero Battista, perchè mi pareva che a spendere troppo 
rubassi qualche cosa alla povera piccina. E fu un vantaggio anche per 
me che ho saputo limitarmi su quel benedetto vino di    
    
		
	
	
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