storie d'ogni colore, by Emilio De 
Marchi 
 
Project Gutenberg's Nuove storie d'ogni colore, by Emilio De Marchi 
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Title: Nuove storie d'ogni colore 
Author: Emilio De Marchi 
Release Date: November 21, 2006 [EBook #19888] 
Language: Italian 
Character set encoding: ISO-8859-1 
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STORIE D'OGNI COLORE *** 
 
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EMILIO DE MARCHI
NUOVE Storie d'ogni colore 
Milano 1895 
LIBR. EDIT. GALLI DI C. CHIESA E F. GUINDANI Galleria 
Vittorio Emanuele, 17-80 
MILANO * TIP. PIROLA & GELLA * PIAZZA D. NAZARO, 19 
 
Milano, 1 Marzo 1895. 
Caro Sig. BARTOLOMEO, 
I piccoli sforzi degli umili, che si ostinano a raccogliere le briciole di 
pane, sono sforzi di formica in un tempo in cui tutti lavorano a voltare 
montagne. Il povero e logoro senso comune non ha più nulla da 
suggerire a gente, che corre come infatuata dietro ai simboli d'una 
magnifica arte piena di abissi filosofici. 
Ma poichè ella m'incoraggia a scrivere anche per gli spiriti modesti, che 
non possono tuffarsi nella metafisica, mi permetto di offrirle queste 
quattro Nuove Storie scritte nello stile delle Vecchie e la prego di 
presentarle in nome mio alla buona signora Mariannina, che lesse 
tempo fa non mal volontieri la storia del povero Demetrio Pianelli. 
In mezzo ai racconti, che contengono un'intenzione morale, ho 
introdotto tre o quattro facezie innocenti, che a questi signori critici 
potranno parere di poco sapore o fors'anche di poco senso. Ma ai critici, 
se vogliono leggere, non mancano i libri di lusso dei più qualificati 
scrittori; mentre io penso che in un tempo in cui molti fanno ridere 
colla faccia scura, un po' d'allegria naturale possa sembrare agli occhi 
della gente quasi come una mezza novità. 
Intanto, caro signor Bartolomeo, procuriamo di conservare più che si 
può il gusto della minestra casalinga.
ALL'OMBRELLINO ROSSO 
--Com'è andata?--ecco, ve la conto in poche parole. Tant'è; la cosa è 
fatta e non ho proprio nessun motivo di pentirmene. Col povero Battista 
Batacchi eravamo amici vecchi, cresciuti, si può dire, insieme, 
quantunque io fossi innanzi di lui qualche anno. S'era giocato colle 
stesse trappole ai tempi della buona zia di Valmadrera, che gli voleva 
un bene dell'anima come a un suo figliuolo. A quei tempi i topi si 
lasciavano ancora pigliare.... 
Trovato un capitaletto, aprimmo la bottega di ombrelle in Cordusio, 
all'insegna dell'Ombrellino rosso e gli affari non andarono maluccio. Io 
viaggiavo a far le piazze di Vigevano, di Lodi, di Mortara e anche più 
lontano, mentre Battista, più timido e anche meno robusto di me, 
attendeva alla bottega. Dopo qualche tempo fui io stesso che gli 
consigliai di prender moglie. 
Una donna in una bottega di ombrelli è un capitale vivo; c'è sempre un 
punto a dare o una bella parola d'aggiungere per convincere un cliente 
che la seta non ha in mezzo del cotone e che il manico è vero osso di 
balena: e poi son sempre due occhi di più che guardano l'interesse. 
Dandogli questo consiglio d'amico, sapevo di toccare il socio sul 
debole, perchè Battista da un pezzo correva dietro cogli occhi alla 
Paolina, una giovine che lavorava da sarta presso madama Bournè; e 
credo che si fossero detto anche qualche parolina sotto l'Ombrellino 
rosso.... ma Battista non osava stringere i gruppi per un certo riguardo a 
me, per paura che io disapprovassi, o pensassi di prenderla io la moglie, 
come più vecchio e più interessato nella ditta. 
Ma in quel tempo io nutrivo un odio accanito e mortale contro tutto le 
donne per colpa d'una certa Giustina, una birbona che.... basta: è una 
storia dolorosa che vi conterò un'altra volta. Il fatto che importa adesso 
è questo: che io dissi a Battista:--Non aver suggezione di me, parlale, 
fatti innanzi: a me la mi pare una buona ragazza, che farà bene anche 
alla bottega. È soda, è bellina, parla un poco francese; va là, Battista! Io 
viaggio e quando si viaggia dà fastidio anche la valigia. Figurati se 
voglio prender moglie. A quarant'anni è una pazzia di non averci 
pensato, ma sarebbe una pazzia più grossa il pensarci. Va là, Battista!
Dio ti dia del bene e una mezza dozzina di figliuoli. 
Il povero Battista fu talmente commosso di queste mie parole, che lì 
per lì divenne rosso e smorto, balbettò un ciao te ringrassi, mi prese la 
mano nelle sue, me la dimenò un pezzo, schiacciandola come una 
spugna, guardandomi con due occhi pieni    
    
		
	
	
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