LEndimione

Pietro Metastasio
L'Endimione

The Project Gutenberg eBook, Endimione, by Pietro Metastasio
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Title: L'Endimione
Author: Pietro Metastasio
Release Date: March 23, 2004 [eBook #11685]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
***START OF THE PROJECT GUTENBERG EBOOK ENDIMIONE***
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PIETRO METASTASIO
L'ENDIMIONE

INTERLOCUTORI
DIANA.
ENDIMIONE.
AMORE in abito di cacciatore, sotto nome d'Alceste.
NICE compagna di Diana.

[La scena si finge in Caria, nelle falde del monte Latmo]

PARTE PRIMA

[DIANA e NICE.]
DIA. Nice, Nice, che fai? Non odi come Garriscon tra le frondi De' floridi arboscelli I mattutini augelli, Che al rosseggiar del Gange Escono a consolar l'Alba che piange? E tu mentre fiammeggia Su l'Indico orizzonte Co' primi rai la rinascente aurora, Placida dormi, e non ti desti ancora, E poi dirai: son io Della casta Diana La fortunata Nice Compagna cacciatrice? Lascia, lascia le piume, Neghittosa che sei; sorgi e raguna Per la futura caccia Dai lor soggiorni fuori Silvia, Aglauro, Nerina, Irene e Clori.
NIC. Tu mi condanni a torto, Bella Dea delle selve. E quando mai O per scosceso monte, O per erta pendice A seguir l'orme tue fu lenta Nice? Fra quante a te compagne Gli strali e l'arco d'or trattaron mai, Seguace pi�� fedel di me non hai. Ed or, perch�� un momento Forse pi�� dell'usato Al sonno m'abbandono, Neghittosa mi chiami, e pigra io sono?
DIA. Ah Nice, tu non sei Quale un tempo ti vidi. Or presso al fonte Ricomponi ed adorni Fuor del tuo stil con troppa cura il crine; Erri per le montagne Solitaria e divisa Dall'amate compagne; Pi�� le fere non curi, Sempre pensi e sospiri, e porti impressi I nuovi affetti tuoi nel tuo sembiante: O Diana non sono, o Nice �� amante.
NIC. Amante!
DIA. Il tuo rossore Pi�� sincero del labbro accusa il core.
Non ti celar con me; Un certo non so che Nel tuo rossor mi dice Che Nice arde d'amor.
Sei rea, se amante sei; Ma nel celar lo strale Fai con delitto eguale Oltraggio al tuo candor.
NIC. Dunque fallace ancora Tu mi credi...
DIA. Non pi��, taci, ch'ormai Per le lucide vie s'avanza in cielo L'alto Nume di Delo, E col calido raggio De' rugiadosi umori L'erbe rasciuga, e impoverisce i fiori. Vanne, e pronta al mio cenno Le compagne risveglia, i veltri aduna E teco pensa intanto Che Ninfa a me diletta Io non vo' che si dica D'Amor seguace e di Diana amica
NIC. Io taccio alla tua legge: Ma poi dall'opra mia Vedrai se amante o cacciatrice io sia.
Bench�� copra al sole il volto Basso umore in aria accolto, Men lucente il sol non ��.
Tale ancor ne' detti tuoi Mi condanni e rea mi vuoi; Ma non perde il suo candore Il mio core e la mia f��.

[DIANA ed AMORE.]
AMO. Bella Diva di Cinto, Non isdegnar che un pastorello umile Tuo compagno si faccia e tuo seguace.
DIA. Chi sei tu? Donde vieni? E qual desio A passeggiar ti tragge Queste felici piagge?
AMO. Alceste �� il nome mio; di Cipro in seno Apersi i lumi ai primi rai del giorno, E fin da' mici natali Fur mio dolce pensier l'arco e gli strali. Ma perch�� di sue prede Povero ho fatto il mio nat��o paese, Desioso ne vengo a nuove imprese.
DIA. E tu fanciullo ancora Osi aggravare il mal sicuro fianco Di pesante faretra, e non t'arresta Delle fere omicide il dente e l'ira?
AMO. Bench�� fanciullo sia, Questa tenera mano Un dardo ancor non ha scoccato in vano. Ben della mia possanza Darti sicuro pegno Coll'opre pi��, che col parlar, mi giova; Qual io mi sia, te n'avvedrai per prova.
DIA. Orgogliosetto Alceste, Quel tuo parlar vivace Troppo ardito mi sembra, e pur mi piace. Mio compagno t'accetto; Or tu l'armi prepara, Pronto mi siegui, e le mie leggi impara.
AMO. E quai son le tue leggi?
DIA. Chi nelle selve amico Volge a Diana il core, Siegua le fere, e non ricetti Amore.
AMO. E perch�� tanto sdegno Contro un placido Nume, Per cui solo ha la terra ed han le sfere E vaghezza e piacere?
DIA. Se de' mortali in seno Ei versa il suo veleno, Fra' bellicosi sdegni Ardono le citt��, cadono i regni.
AMO. Anzi nel dolce foco Degli amorosi sdegni Propagan le citt��, crescono i regni.
DIA. Son compagni d'Amore Le guerre ed il furore.
AMO. E d'Amor son seguaci Le lusinghe e le paci.
DIA. Ors��, teco non voglio Consumar vaneggiando il tempo in vano, Se me seguir tu vuoi, Amante esser non puoi.
AMO. Perdonami, Diana; Tuo compagno esser bramo, Ma di doppio desio mi scaldo il core. Amante e cacciatore Vo' con egual piacere Ferir le Ninfe e
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