Valenzia Candiano | Page 2

Giuseppe Rovani
cos��??
?E cos�� ricordo le parole dell'illustre avo mio:--La Serenissima Republica ha da guardarsi specialmente dagli uomini che portano troppo alta la fronte e troppo confidano di s�� stessi.?--
L'ottuagenario doge anche a questo punto fu per pronunciare alcuna parola in difesa di Candiano, ma non os��; qualunque atroce accusa poteva essere pronunciata impunemente in quel luogo. Una parola di scusa era sospetta, e il vecchio tacque.
Dopo qualche tempo uno de' senatori spiegando un foglio sulla tavola:
?L'arsenalotto Tritto,? disse, ?continua a tempestarci colle sue suppliche: qui ce n'�� una.?
?Questo vecchio �� veramente importuno.?
?Bisognerebbe mandarlo allo spedale di San Lazzaro.?
?Benissimo.?
?Ma che cosa domanda??
?Che si costringa il giovane patrizio Attilio Gritti a passargli un'annua pensione.?
?E perch��??
?Sapete bene che il Gritti in un momento di mal umore gett�� da Rialto in canale il giovane figlio di Tritto che per caso rimase ucciso.?
?Lo sappiamo, ma se fu il caso, il Gritti non ci ha a pensare; d'altronde �� voce che sia stato a buona difesa.?
?Dite benissimo, Barbarigo.?
?Se mai si venisse a dare questa soddisfazione al vecchio Tritto, il popolaccio entrerebbe in troppa baldoria.?
?Io so che ieri sera il vecchio si present�� all'ammiraglio.?
?Che lo accolse assai benignamente e gli diede molte speranze.?
?Ci�� vuol dire che la sua borsa ci provveder��.?
A questo punto tutti si tacquero.
La sessione essendo presso al suo sciogliersi, si dovevano leggere i processi stesi in quella sera; la qual cosa venne fatta da uno dei consiglieri del doge. Dopo si pass�� alla lettura delle sentenze di prigionia e di morte; in ultimo alle sottoscrizioni.
Quando ad un orologio a campana suonarono due ore di notte, tutti si alzarono e uscirono l'un dopo l'altro. Accompagnato il doge ne' suoi appartamenti, i sedici personaggi, passando in mezzo agli alabardieri della Republica, discesero per quella scala cos�� nota, sulla quale rotol�� la testa di Maria Faliero, chiamata la scala de' Giganti, e attraversato il cortile usciron fuori sulla piazza. Le sedici gondole che li stavano aspettando presso la riva, si videro presto prendere il largo nella laguna e sbandarsi chi per l'una chi per l'altra parte.
Verso mezzanotte, quasi in fondo al canale della Zueca, le finestre e i balconi di un palazzo riboccavano di luce. Era quello il palazzo del senator Barbarigo. A chi guardava stando ad una delle finestre di quell'edificio si presentava una delle pi�� pittoresche scene di Venezia. Presso alla riva erano raffermi alcuni grossi navili che colle vele spiegate ed erette al cielo proiettavano ombre giganti sulle muraglie delle case e de' palazzi; a diverse distanze molte barche pescherecce che riflettevano nelle acque la fiamma alimentata sulla tolda;--come lucciole vaganti che or brillano del lor fuoco fatuo, ora si perdono per ricomparire poi tosto allo sguardo, le gondole illuminate di fanaletti correnti e ricorrenti a miriadi sulla vasta superficie dell'onda inargentata sparsamente e chiazzata dai raggi lunari. E intanto che la vista si deliziava della fantastica scena, canti popolari che, a seconda dei soffi pi�� o men forti del vento, or giungevano distinti all'orecchio, ora in tuoni decrescenti andavano smorendo lontano, e suoni di sistri, di chiarine, di cimbali, che insieme confusi facevano echeggiar l'aria di un romore indistinto, ma continuo.
Agli scaglioni di quel palazzo ingombri di gran moltitudine di maschere, e d'altre persone che salivano incessantemente, eran volte le prore di quasi tutte le gondole che solcavano il canale. Giunte vicino agli scaglioni vi rigurgitavano ad onde gentiluomini e gentildonne che entravano nel palazzo.
Alcuni della folla se ne stavano oziando intenti a quel gran concorso.
?Stanotte pare che Venezia voglia insaccarsi intera nel palazzo del signor Barbarigo.?
?�� dalle tre ore di notte che le gondole han cominciato a gettar gente su questi scaglioni, n�� pare che si vogliano rimanere.?
?Guarda un tratto.?
?Chi ��??
?Chi arriva??
?D�� il passo presto; �� l'illustrissimo signor Attilio Gritti. D�� il passo, che se mai lo toccassi col mio corpo, mi appoggerebbe tal nespola sulla testa che non mi rialzerei cos�� presto.?
?Lascia, ch'egli �� gi�� passato.?
?Io non ho mai conosciuto giovane al mondo pi�� superbo e presuntuoso di costui.?
?N�� si comprende come lo sopporti la Serenissima Republica.?
?Taci che ho veduto gironzare qui presso il Malumbra.?
?Chi �� il Malumbra??
?Giacch�� non lo conosci fa di non averlo a conoscere mai.?
?Il Malumbra �� un onesto mercante. Io lo conosco benissimo.?
?Ti consiglio per�� a condurre le cose in maniera ch'egli non t'abbia mai n�� a comperare n�� a vendere.?
?Ci�� mi riesce nuovissimo.?
In questo mentre molte grida e voci d'acclamazione e d'applauso partirono dal punto pi�� lontano della Zueca, l�� dove l'onda si svolge nel canal Somenzera; dieci o dodici fanaletti che luccicavano in quel fondo, avvisarono che molte gondole si venivano avanzando di conserva, e mano mano che venivano innanzi, si facevano pi�� forti le grida e i battimani. A breve distanza si poterono chiaramente comprendere le parole: _Viva Candiano_! _Viva Candiano_! e di l�� a poco la gondola nella quale trovavasi l'ammiraglio delle galere, fu
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