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The Project Gutenberg EBook of Libro proibito, by Antonio Ghislanzoni 
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Title: Libro proibito 
Author: Antonio Ghislanzoni 
Release Date: March 3, 2006 [EBook #17906] 
Language: Italian 
Character set encoding: ISO-8859-1 
0. START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LIBRO PROIBITO *** 
Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the
Online Distributed 
Proofreading Team at http://www.pgdp.net
 
BIBLIOTECA MINIMA 
0. GHISLANZONI 
LIBRO PROIBITO 
MILANO 
TIPOGRAFIA EDITRICE LOMBARDA 
Stabilimento
Via Andrea Appiani, N. 10. 
Succursale
Via Carlo Alberto, Bott. 27. 
1878 
PROPRIETÀ LETTERARIA 
INTERDETTO 
Non credo, per aver scritto gli Epigrammi_ e le _Satire raccolte nel presente volume, di 
aver commesso una cattiva azione. Ho espresso con schiettezza le mie idee; ho riso di ciò 
che a me pareva risibile; ho sfogato le mie stizze, e ciò mi ha fatto bene. 
Debbo però convenire di aver obbedito ad una istigazione diabolica, allorquando, in un 
accesso di volgare cupidigia, ho accordato ad un editore la permissione di scroccare ai 
curiosi la somma di __due lire__ per l'acquisto di un libro destituito di ogni pregio 
letterario, e assai pericoloso per chi ci tiene alla quiete ed alla salvezza dell'anima.
Dirò, a disgravio di coscienza, che appena consegnato il manoscritto, non risparmiai 
preghiere nè lacrime per impedirne la pubblicazione. L'editore fu inesorabile. La sola 
concessione che mi venne fatta, fu quella di affiggere al frontispizio il titolo di _Libro 
proibito_, con facoltà di deplorare, in poche righe di prefazione, l'imprudenza 
peccaminosa di chi osasse, malgrado il divieto, spinger l'occhio dentro le pagine. 
Io compio dunque uno degli atti più ripugnanti all'orgoglio di uno scrittore; io grido con 
tutta l'enfasi de' miei rimorsi: __Non leggete!__ 
Ripeto che in questo libro vi è nulla che possa allettare le persone educate alla buona 
letteratura. Figuratevi! Un libro di versi senza un raggio di poesia.--E quali versi! Degli 
endecasillabi, dei settenarii, degli alessandrini, ecc., ecc., foggiati al vecchio stampo, 
servilmente ligi ai dettati di una prosodia che ha fatto il suo tempo, e incappucciati, per 
giunta, di quella grottesca majuscola, che fu il massimo obbrobrio di tutti i poemi apparsi 
in Italia da Dante a Manzoni. 
Non vi parlerò della lingua e dello stile. Immaginate quanto si può commettere di più 
avverso al gusto moderno. Tutta roba da scarto, ciarpami, ferrivecchi, anticaglia. I soliti 
vocaboli dei soliti dizionari, impastoiati colla sintassi più abusata; infine, la volgarità 
ributtante di chi presume possa ancora oggidì riuscire accetto, o per lo meno tollerabile, 
ciò che ha la insolenza di farsi capire. 
Ma questo è nulla. Chi dice libro satirico, dice libro immorale. Per sferzare il vizio con 
effetto, è d'uopo denudarlo; e questo non si può fare senza offendere in molti casi 
quell'ultima virtù delle persone corrotte, che si chiama il pudore. 
Lettore: se tu sei, come non dubito, un libertino consumato da ogni più sozza libidine, dà 
retta a un buon consiglio: non andar più oltre--getta al fuoco il volumetto e riprendi la via 
del bordello. Un par tuo non deve guardarsi che dal vizio stampato--è la sola forma di 
vizio che può farti arrossire. 
Ma tu non badi; mi pare anzi di scorgere ne' tuoi occhietti scintillanti di lussuria, che le 
mie parole non sortirono altro effetto fuor quello di eccitare ne' tuoi sensi un più vivo 
appetito di lettura. 
Ti comprendo. 
La tua è una pudicizia del miglior genere, la pudicizia di moda. Tu vuoi mordere al frutto 
proibito, assaporarlo, deliziarti
clandestinamente dei sughi solleticanti; e darti poi l'aria 
di un Sant'Ermolao, affacciandoti alla finestra per gridare allo scandalo, come se alcuno 
avesse attentato a qualche tua recondita virtù, risparmiata in collegio dal precettore 
gesuita. 
Va pur là, povero illuso! Ma bada che la mia immoralità non è di quella che ha virtù 
afrodisiaca. È la immoralità preadamitica che chiama le cose col loro nome che ignora le 
perifrasi vellicanti. Qualche cosa di nudo, di brutalmente nudo ti apparirà nelle mie 
pagine, ma i turgidi seni e l'altre peccaminose rotondità che io ti avrò messe innanzi, non 
ti daranno verun solletico ai sensi, e nessuna visione erotica verrà la notte ad agitare il tuo
sonno.--Dei seni di stoppa, delle nudità angolose e grottesche, delle turpitudini che fan 
ridere.--Quale disinganno! Si può dare, per un libertinaccio par tuo, una letteratura più 
esecrabile? Un ascetico seminarista non ne caverebbe tanto lievito che bastasse al 
consumo de' suoi esercizi segreti. Dopo tutto (avverti bene), la barzelletta erotica non 
occupa un largo posto nel mio libro. Ciò che rende le mie satire
diabolicamente 
pericolose è lo scetticismo di cui sono ammorbate. Scetticismo politico, scetticismo 
letterario, e--turati ben bene    
    
		
	
	
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