La gran rivale

Luigi Gualdo

La gran rivale, by Luigi Gualdo

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Title: La gran rivale
Author: Luigi Gualdo
Release Date: February 21, 2007 [EBook #20639]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
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[Copertina]
LUIGI GUALDO
LA
GRAN RIVALE

IL VIAGGIO DEL DUCA GIORGIO LA CANZONE DI WEBER--CAPRICCIO--UNA SCOMMESSA ALLUCINAZIONE--NARCISA--LA VILLA D'OSTELLIO
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI.
1877.
[Occhiello]
LA GRAN RIVALE
[Verso]
DEL MEDESIMO AUTORE:
Costanza Gerardi L.1--
Une Ressemblance.--Alphonse Lemerra, Editeur. Paris ? 3 50

[Frontespizio]

LUIGI GUALDO
LA
GRAN RIVALE

IL VIAGGIO DEL DUCA GIORGIO LA CANZONE DI WEBER--CAPRICCIO--UNA SCOMMESSA ALLUCINAZIONE--NARCISA--LA VILLA D'OSTELLIO

Nuova Edizione
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI.
1877.

Propriet�� letteraria.
Tip. Treves.

LA GRAN RIVALE
Quando essi passavano dandosi il braccio, guardandosi con occhi che ben si vedeva erano senza segreti l'un per l'altro, con quell'armonia di andatura che indica l'armonia dei pensieri, era impossibile che in quelli che comprendono non destassero involontariamente un senso d'invidia. Si seguivano con lo sguardo e dopo non si poteva a meno che, fantasticando, seguire col pensiero nella loro vita quei due esseri che davvero sembravano eccezionalmente felici. Tornavano a mente allora tutte le scoraggianti elegie che negano ogni felicit�� in questa valle di miserie e non si poteva a meno di pensare quanto quei due ch'erano passati ne fossero una vivente contradizione, e ciascuno sentiva persino le proprie idee tristi e tetre svanire come la neve al sole, e insieme all'amaro dell'invidia sorgere in cuore il dolce della speranza.
Essi erano una bella coppia davvero. Ella era una fra le donne che non si dimenticano facilmente e la cui bellezza, se non fulmina a primo aspetto, commove per�� fortemente ogni volta che si rivede. Imaginatevi un ovale di volto non perfettissimo, ma espressivo e caratteristico al sommo grado; dei capelli bruni a riflessi pi�� chiari, finissimi e folti; degli occhi grandi, tagliati in forma di mandorla, dallo sguardo buono e penetrante; una bocca che attira, fresca e purissima, un nasino non greco e forse un po' cosmopolita, ma talmente fatto per quel viso da non sembrare possibile in qualunque altro, una fronte perfetta, delle sopracciglia d'un arco purissimo, e sparsa sopra tutto ci�� una tinta di malinconia consolata che riempiva l'anima di chi guardasse di pensieri sereni. Seduceva il suo corpo, bench�� non ricordasse la maest�� dei modelli antichi; piuttosto alta, con una vita flessibile da cui si allargava un busto perfetto di forma. Il suo piccolo piede era affascinante per la forma e il movimento e per l'aristocratica attaccatura. Egli era un bel giovane di trent'anni, con una di quelle fisonomie espressive in cui �� impresso indelebilmente il marchio dell'intelligenza e dove ogni linea esprime una tendenza o un sentimento; la bocca, forse un po' grande, aveva un sorriso pieno di bont�� e d'ironia al tempo istesso, e fra li occhi apparivano quelle due piccole rughe perpendicolari, segno di una volont�� feconda. Nell'insieme era una di quelle figure che a primo aspetto invogliano a stendere la mano.
Tutti quelli che viaggiano molto li vedevano spesso quando meno se l'aspettavano; si scorgevano passeggiare sui boulevards e non era difficile incontrarli una settimana dopo sulle ghiacciaie o sul Righi; nella sala del casino di Baden o a Nizza sulla promenade des Anglais--ed essi erano una macchietta simpatica per qualunque scena. Certo li avrete veduti qualche volta in una barchetta qualunque, di autunno sul lago di Como e mirandoli stretti l'un contro l'altro il cielo vi sar�� sembrato pi�� azzurro e la brezza pi�� soave. Era bello vedere--quando correvano per i monti--la tenera sollecitudine con la quale egli la sorreggeva nei passi difficili e le dava la mano per saltare da qualche macigno e la serena confidenza con la quale ella si appoggiava al suo braccio! E allora il sorriso abbozzato sulla bocca dell'uno si disegnava su quella dell'altro.
Ma la loro dimora abituale era Firenze, e tutti i giorni s'incontravano sul Lungarno e alle Cascine, e spesso quando il sole era tramontato e l'ombra scendeva, la loro carrozza s'internava nel folto delle piante, e allora la testa di lei si appoggiava sulla spalla dell'amante.
Questa parola s'�� pur dovuto scriverla, poich�� nemmeno la pi�� piccola apparenza di cerimonia civile o religiosa li aveva uniti. Ed essi si permettevano pel momento di assaporare tutta la felicit�� che pu�� essere concessa quaggi��.
La loro storia, il loro romanzo se si vuole, era una prova di pi�� che molto spesso in questa vita le circostanze ne obbligano a seguire una strada assai diversa da quella che si voleva percorrere. Si erano parlati per la prima
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