mamma te lo adatter��. Hai la mamma?
--No.
--�� morta?
--Chi lo sa?
--Sua madre �� in carcere, per falsa testimonianza--spieg�� il dottore vedendo lo stupore di miss Elsa a quella risposta.
--Poverino! Hai il padre per��.
--�� in prigione anche lui, per omicidio, e non ne uscir�� vivo probabilmente--soggiunse il notaio.
--E gli altri parenti? domand�� miss Elsa.
--Non ho nessuno--rispose il ragazzo.
--Come vivi?
--Cara signorina,--disse il notaio--ci vuol cos�� poco per vivere nella sua condizione e alla sua et��!
--Perch�� non lo mettono in un asilo di orfani? Pu�� essere calcolato per tale. Qualcuno dovrebbe occuparsene.
--Ma ce n'�� venti, trenta, cinquanta nello stesso caso! Che vuol provvedere? Mancano i mezzi.
--Verrai domattina?--torn�� a domandargli miss Elsa con voce intenerita dalla commozione.
--Eccellenza, s��.
--Perch�� ti sei accostato a noi? Chi t'ha detto:--Va'ad ascoltare quel che dicono?
Afferrato improvvisamente per un braccio e colto alla sprovveduta da questa domanda di Paolo, il ragazzo si smarr��, e balbett��:
--Me l'ha detto... me l'ha detto... Nessuno me l'ha detto--poi si corresse, accigliato.
--Chi te l'ha detto, s��? Non esser bugiardo
--Il dottor Medulla...--confess�� il ragazzo piagnucolando sotto la forte stretta della mano che lo aveva agguantato.
--Oh!--esclam�� miss Elsa, indignata.--E perch��?
--Per niente signorina; perch�� quel signore non ha altro da fare... e perch��...
--Il perch�� lo so io, notaio--lo interruppe Paolo Jenco che si mordeva le labbra, fremente.
--Adoprare un ragazzino per un atto cos�� vile!... Non avrei mai creduto che il dottor Medulla fosse capace di questo!
--�� un imbecille presuntuoso e vigliacco!
--Non si arrabbi, signor Jenco!--disse miss Elsa aggiungendo alla gentilezza delle parole la dolcezza d'uno sguardo che pregava.
--Senti,--prosegu�� Paolo--va' a rapportargli: Don Paolino diceva che voscenza �� un buffone.
--No,--intervenne il notaio.--Non gli dirai niente. Sarebbe troppa soddisfazione per quel pettegolo. E vi andrebbe di mezzo la signorina. Non gli dirai niente, hai capito?--continu�� rivolto al ragazzo--se no, ti dar�� quattro scoppole e quattro calci io.
--Niente, eccellenza, s��; niente! Bella Madre Santissima!
--E domani andrai laggi��, dalla signorina Ti dar�� il vestito.
--Eccellenza, s��!
--Far fare la spia a un ragazzo!... Ma perch��?... Oh!
Il dolce viso di miss Elsa era diventato cos�� severo e le sue rosee labbra si erano cos�� scolorite, che il notaio sent�� piet�� di lei e stringendole una mano la confortava:
--Signorina, il mondo �� cattivo!
VIII.
Scendevano, silenziosi, per lo stradone; miss Elsa con gli occhi bassi e le ciglia un po' corrugate, quasi facesse un insolito sforzo di riflessione; Paolo Jenco mordendosi le labbra, con gli sguardi ancora lampeggianti di sdegno, che per�� si addolcivano di tratto in tratto, quando li rivolgeva a osservare la signorina, quantunque il silenzio e l'atteggiamento di lei lo rendessero perplesso nel risolversi a dirle quel che gli tumultuava nel cuore.
Improvvisamente miss Elsa rizz�� il capo, spalanc�� gli occhi ed esclam�� soddisfatta:
--Ho capito!
--Che cosa?--domand�� Paolo maravigliato.
--Il segreto di mio padre.
--Ha un segreto anche per lei?
--Non sapevo spiegarmi per quale ragione, da quasi un anno, noi viviamo proprio isolati laggi�� a Villa Elsa, evitati, dovrei dire.
--Oh!... Miss Elsa!
--Da principio non �� stato cos��. Fin alcune signore di Settefonti si benignavano di farci qualche visita, di accettare i nostri inviti. Ricorda che belle giornate di intima allegria? E che serate, quando quei signori, partivano di l�� a notte alta, al lume di luna? Io rimanevo su la terrazza del Cottage per vederli salire verso il paesetto, a piccole brigate di tre, di quattro persone; per rispondere ai loro saluti da lontano, che risonavano limpidissimi per la vallata; per ascoltare i violini, i flauti, le chitarre e gli strumenti di ottone che chiudevano la marcia e si affievolivano, si affievolivano, quasi la fatica della ripida salita smorzasse il fiato ai suonatori venuti sul tardi a far la serenata agli invitati ed a noi... Poi, a poco a poco, le visite diradarono, e gli invitati risposero scuse che avevano l'aria di pretesti per non accettare. E anche mio padre dirad�� le sue gite a Settefonti, che servivano, soleva dire, a sgranchirgli le gambe. Fedeli sono rimasti lei, suo padre, il notaio e... il dottor Medulla.
--Non lo nomini neppure!
--E ogni volta che io ho domandato a mio padre:--Ma perch��?--mio padre si �� fatto un po' scuro in viso e mi ha risposto con apparente noncuranza:--Paese che vai, usanza che trovi!--Brutta usanza!--pensavo. Ora, dopo quel che �� accaduto poco fa col ragazzino... Che abbiamo fatto di male mio padre, mia madre, la zia, io?... E perch�� mio padre non �� pi�� chiamato, come una volta: il Benefattore?
--Perch�� il mondo �� cattivo, gliel'ha detto il notaio.
--�� stato ed �� davvero un benefattore; posso proclamarlo con orgoglio.
--Appunto per ci��!... E fossero soltanto essi cattivi ed ingrati! Ma costringono ad essere o ad apparir tali anche gli altri, perch�� non tutti abbiamo la forza e il coraggio di ribellarci a un pregiudizio, di opporci a un'ingiustizia... Io, che lei stima meno cattivo di parecchi, io sono un vigliacco... me lo lasci dire; un vigliacco! Mio padre �� peggio di me, perch�� la vigliaccheria gli

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