Dialogo sopra la generatione de venti, baleni, tuoni, fulgori, fiumi, laghi, valli et montagne

Camillo Agrippa

Dialogo sopra la generatione de venti, baleni, tuoni, fulgori, fiumi, laghi, valli et montagne

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baleni, tuoni, fulgori, fiumi, laghi, valli et montagne, by Camillo Agrippa This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at www.gutenberg.org
Title: Dialogo sopra la generatione de venti, baleni, tuoni, fulgori, fiumi, laghi, valli et montagne
Author: Camillo Agrippa
Release Date: March 14, 2006 [EBook #17986]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
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DIALOGO
DI CAMILLO AGRIPPA MILANESE
SOPRA LA GENERATIONE de' Venti, Baleni, Tuoni, Fulgori, Fiumi, Laghi, Valli, & Montagne.
Con licientia de' Svperiori. IN ROMA Appresso Bartholomeo Bonfadino, & Tito Diani M.D.LXXXIIII.

ALL'ILLVSTRISSIMO ET REVERENDISSIMO SIGNOR CARDINALE ALOISIO DA ESTE.
A me pare Illustrissimo Prencipe, che sia cosa ragioneuole il riconoscere principalmente il grande Dio come creatore del tutto, & dispensator di tutte le gratie; poi la grandezza de gli animi che sono per natura, & per habito inclinati alla liberalit�� & cortesia, si com'�� V.S. Illustrissima: la quale si degner�� d'accettar questo picciol dono da me, come affettionato di V.S. Illustrissima, alla quale con tutto'l core lo dedico: & tanto piu volentieri, quanto che l'opera contiene in se molte cose nuoue, & degne di consideratione al parer mio: come credo, ch'ancora giudicheranno li spiriti gentili, che si dilettano di Filosofia: & il signor Iddio conceda ogni felicit�� �� V.S. Illustrissima.
D.V.S. Illustrissima & Reuerendissima.
Humilissimo seruitore Camillo Agrippa.

AI LETTORI
Benigni Lettori, l'Autore h�� per intentione che voi trouiate in questi discorsi, modo & cognitione delle qualit�� & componimenti ch'auuengono tra tutte le parti, che contiene natura dal suo ordine gouernate, & amministrate dal suo volere, il quale non �� altro ch'vbidire al Creator d'essa, scorgendo in ogni minima vnione & contrariet�� di esse comporre gli accidenti, che qui sotto in dialogo si narrano, come per se stessa l'opera andr�� manifestando con ragioni & contrasegni quanto s'�� detto; siche gli vedrete con amore, applaudendo alcune cose, sin che la mente uostra s'applauda con esse, perche anch'io vi gli d�� con tutto'l core, lasciando il campo aperto, per esser le scientie infinite, come i spirti gentili sanno, che si pu�� accrescer piu intelligenza, & tanto pi�� ch'io non dico quanto vorrei, per non esser tedioso. Viuete felici.

INTERLOCVTORI
TIBERIO E CAMILLO.
T. Mi resta nell'animo di saper la causa de i venti, & de diuersi effetti loro; perche in vero sono tanti, che non s�� pensare come sia possibile �� renderne ragione che sodisfaccia intieramente per tutti.
C. Io dir�� il mio parere, & non douete voler da me pi�� di quello, ch'io posso dare.
T. Sarebbe vergogna �� voler pi�� del possibile, dite pur s�� allegramente:
C. Voi sapete, che dal moto, dal quale nascono tutte l'altre cose, nascono ancora i venti. Perche il caldo, freddo, humido, secco, il graue, & lieue sono i principij della spiratione, per l'infacciamento dell'vni & l'altri, quali s'imprestano, & si rendono. Quali effetti sono pur causati dal moto diurno prima, �� dal cambiar di luogo in Cielo, che fa il Sole, & la Luna, & gl'altri pianeti: si che ne nascono caldo, freddo, humido, secco, graue, & leggiero, pi��, & manco, ingrossandosi, & assottigliandosi, hor l'vno hor l'altro elemento; talche i moti de cieli, & delle stelle fanno ancora mouere i quattro elementi; & da quelli moti nasce la spiratione, dalla spiratione le diuerse sorti di venti.
T. Datemene un essempio; accioch�� pi�� facilmente io possi intender tutt'il discorso.
C. Sappiate certo che nell'aria c'�� il simile, che nell'acqua, cio�� flussi, reflussi, fiumi, riui, fonti, torrenti; & simili, de i quali il primo �� il flusso, che fa l'aurora nella spiratione, che fa verso ponente, cacciando inanzi �� se i vapori, & l'humidit�� intorno, & secondo poi ch'l Sole nel passar disecca, & sciuga la terra, quando lui passa il meridiano, cio�� in qual si voglia orizonte; l'humidit��, & l'aria vuol tornare verso leuante, �� rinfacciare la terra della siccit��, ch'ha patito per il calore del Sole; & questo sarebbe flusso, & riflusso; cio�� flusso d'oriente in occidente causato dal calor de i raggi del Sole, & riflusso da occidente in oriente per il ritorno de i detti vapori, & humidit��, qual fassi per rinfacciar la parte, ch'h�� patito; perche la natura si conserua con questi temperamenti. Circa m�� la causa de i venti ponentali l'estate, essa ��, perche quanto �� maggiore, & domina piu la sfera del fuoco in terra, tanto minor �� quella dell'aria, & ha tanto manco humidit��, e tanto pi�� si fa
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