Il libro delle figurazioni ideali

Gianpietro Lucini
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Project Gutenberg's Il libro delle figurazioni ideali, by Gianpietro
Lucini
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Title: Il libro delle figurazioni ideali
Author: Gianpietro Lucini
Release Date: February 6, 2006 [EBook #17687]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
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DELLE FIGURAZIONI IDEALI ***
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GIANPIETRO LUCINI
IL LIBRO
DELLE
Figurazioni ideali
_Haec omnes creaturæ in totum ego sunt
et præter me aliud deus non
est._
VEDAH

MILANO 1894
LIB. EDIT. GALLI DI C. CHIESA E
GUINDANI
Galleria Vitt. Em. 17 e 80
Diritti di traduzione e riproduzione riservati
Milano 1894--Tipografia Wilmant di L. Rusconi.
NON PER ORGOGLIO O PER JATTANZA
MA PER GRATO ANIMO
PIÙ CHE AL PADRE ALL'AMICO

(DOLCISSIMA SIGNIFICAZIONE)
QUESTA FANTASIA E
TRISTE E LIETA
CHE DALLE BRUME SOGNAVA UN
AZZURRO VICINO
ED ARMONIOSO
E CUI SPESSO RUDAMENTE ESPONEVA
INCOMPOSTA
ORA POETATA
IL FIGLIO E L'AMICO.
PROLEGOMENA
ALLE FIGURAZIONI IDEALI
_Socialiste? Il deviendra socialiste, èvidemment: l'évolution des idées
le veut, c'est fatal. L'esprit de révolte fait du progrès et je m'étonne que
les misérables ne brûlent pas plus souvent la cervelle aux millionaires
qu'ils rencontrent. Oui, tout changera, la littérature, l'art, l'éducation,
tout après le chambordement que j'attends, cette année, l'année
prochaine, dans cinq ans, mais qui viendra, j'en suis sûr!_
OCTAVE MIRBEAU.
Mai fine di secolo assunse caratteri più strani delli attuali, produsse più
svariate tendenze, suscitò maggiori sconforti e maggiori
entusiasmi.--Così avviene che l'epoca nostra brilla di una luce tutta sua
speciale.--presenta fenomeni non prima riscontrati, freme di febbri di
ora in ora gelide e ardenti.--La società si è scissa in due campi: i vessilli
spiegati garriscono al vento della notte misteriosa, poi che già da
lontano l'orizzonte si imbianca a l'aurora.

I.
Nelli animi, il presagio del sangue imprime un invincibile terrore, un
desiderio intenso di soffermar l'avvenire, un bisogno irrefrenabile di
ricorrere all'autorità della tradizione per dimostrare erroneo e colpevole
ogni tentativo di sociale riforma.--Donde l'esumazione trionfale di San
Tomaso d'Aquino, il ritorno alle modeste leggende care a' primi
cristiani, la riabilitazione affannosa di ogni ideologismo e di ogni
spiritualismo,--infine lo studio morboso ed imbelle di un passato che
distolga lo sguardo dalla urgente realità, sproni al bizantinismo e
procuri il trionfo della psiche contro la fusis.
Solo un ambiente siffatto può dar ragione del feroce cattolicesimo di
Paolo Bourget, del cristianesimo fatalistico di Leone Tolstoi; meglio
ancora di quel panteismo complesso e faragginoso che si compiace dei
simboli.
II.
Nei migliori ingegni imperversa una ostinazione sintomatica: la
decadenza.--È un vezzo della moda, questo; ma come l'arte si fa più
fine, più signorile, così viene quasi inconscientemente manifestando
quel carattere di superiorità che si contrappone allo ingenuo e sano
entusiasmo delle plebi.
Il libro delle Figurazioni ideali incarna, con forma originalissima, il
simbolismo.--Ma il simbolismo è proprio arte della decadenza? Io non
lo credo.--L'antichità ed il medio evo racchiusero nei simboli tutta la
loro produzione letteraria.--Solo con l'evo moderno si iniziò quel
movimento realistico che doveva con sempre maggior energia
affermarsi attraverso i secoli, onde già parve miracolo il poema di
Milton.--Il simbolismo odierno può forse peccare nella forma, come
esagerazione di un sistema estetico,--nella sostanza, qualora sia fine a
sè medesimo.
Gian Pietro Lucini non cade in nessuno di questi errori. La visione
artistica per lui appare netta e serena, ad onta ed oltre del metodo:
afferra tutte le luci e tutti i colorì, passa, senza fatica e senza

affettazioni, dall'epica alla drammatica, dalla forma espositiva alla
forma narrativa, dall'idillio e dalla elegia al poema ed all'epicinio.
La preoccupazione del simbolo non lo disturba,--che anzi l'imagine
riesce più limpida e scintillante e dal complesso delle imagini promana
il simbolo: non questo, come assai di frequente altrove, da quello.--E
veramente il suo simbolismo è panteistico. Il perchè egli ha compreso
che questo genere d'arte non è una innovazione dell'epoca nostra, ma un
puro e semplice ritorno all'antico.--Perciò appunto ricorse al
macchinario di poemi cavallereschi ed eroici ed usò la forma delle
metriche antiquate.--Ma sopra l'idealità estetica vive un'altra idealità
sociale.
La Ragione, identificata in Gloriana, guida e corregge i sensi e può
condurre alla felicità relativa. Ma l'uomo mal si appaga del mediocre e
tenta assurgere al sublime.--Indi la Ragione si eleva, si spiritualizza e
divien Religione o scienza delle Teogonie e delle Teurgie.--Ed allora
nasce l'assurdo, che mena al dispotismo ed alla infelicità.
Accanto al concetto filosofico si trova
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