Il Benefattore | Page 3

Luigi Capuana
attorno, osservandole a una a una, poi domando:
--Sono i proprietari?
--Gran parte. Qualcuno verr�� pi�� tardi.
I pi�� premurosi ad accorrere erano stati i contadini, i piccoli possessori, ai quali non sembrava vero di poter vendere terreni ingrati da cui non riuscivano a cavar niente, all'infuori di magri pascoli per le capre e pel bestiame. La inattesa ricerca aveva intanto destato in essi tutte le avidit�� del povero che vive in continua diffidenza contro il ricco. Nello stesso tempo che si rallegravano della incredibile fortuna loro capitata, volevano ricavarne pi�� che era possibile; quasi la ricerca centuplicasse il valore dei loro terreni, e nascondesse un tranello. Fino allora non si erano accorti di possedere un tesoro. Ora, non avrebbero voluto lasciarselo strappare di mano.
L'inglese si rivolse al notaio:
--Facciamo una nota. Sceglieremo due, tre periti. Se possiamo metterci di accordo senza andar tanto per le lunghe, meglio. Se no, buona notte!
Quel:--Buona notte!--fece ridere.
I contadini si guardarono in viso, per consultarsi. Si vedevano davanti un uomo risoluto che andava per le spiccie e che non intendeva di esser messo nel sacco. S��, o no, lealmente. Voleva anche pagare qualcosa di pi�� per ingraziarsi la gente che poi doveva, se le fosse piaciuto, lavorare per lui. Ma aveva fretta di concludere. S��, o no. Non sapeva nemmeno lui perch�� avesse scelto quei campi di Settefonti; l'ispirazione gli era venuta attraversando lo stradone, per affari. Aveva pensato:--Tentiamo!--Se sbagliava, peggio per lui.
Questo aveva egli detto, mentre il notaio compilava la nota con lo scrivano, dopo aver interrogato coloro che stavano pi�� vicini al tavolino. I contadini davano le indicazioni e facevano posto a quelli dietro.
--Sarete chiamati uno appresso all'altro.
E tutti erano andati via lentamente, un po' delusi, quasi fossero venuti l�� con la certezza di riempirsi le tasche di quattrini s��bito s��bito.
Pi�� tardi vennero dal notaio il fratello del canonico e uno dei Laureano.
--Dunque?
--Se date retta a vostro fratello, perderete la buona fortuna--disse il notaio al dottore.
--Ma io gli cedo quella grillaia anche a met�� prezzo--esclam�� il dottore.
--Per quel che vale--rispose il notaio.
--E voialtri?
--Noi siamo tre fratelli. Ognuno per s�� e Dio per tutti. Io vendo la mia porzione, col terzo di pi��, se l'inglese la vuole. Prima per��, star�� a vedere quel che concludono gli altri.
--Santa prudenza!--approv�� il La Bella.
--Vi farete d'oro,--soggiunse il dottore.
--Mio fratello, il canonico, ha fatto il conto che stipulerete in una settimana pi�� atti che non nel corso di un intero anno. Beato voi!
--E voi acquisterete un nuovo cliente. Badate di non ammazzarlo s��bito. Rovinereste il paese. A quel che ho potuto capire, questo inglese dar�� lavoro a tutti.
--O che vuol fare? Mutare i sassi in pane?
--�� uomo che se ne intende. Comprer�� macchine a vapore, far��...
--Bravo! Macchine? Si vede proprio che se ne intende! Crede di essere in Inghilterra? Qui le vere macchine sono il sole e la pioggia quando Domeneddio la manda gi��. I tempi sono cambiati. Prima si diceva:
Sicilia, isola verde, Per tropp'acqua si deperde
Oggi, piove ogni sei mesi, quando piove! Far�� la pioggia con le macchine costui? Basta; prenda la mia grillaia di Tirantello, e Dio gliela mandi buona!
Don Liddu raccontava a tutti le meraviglie dell'inglese nell'albergo. Aveva un materasso che si gonfiava come un otre, e due guanciali pure. Biancheria finissima; piatti, posate, bottiglie, bicchieri; tutto chiuso in una valigia. Mangiava come un lupo: un cappone, mezzo tacchino arrosto, e intrugli di minestre in brodo col vino; da selvaggio. E pepe a manate!... Ma pagava come un Dio, senza farselo dire due volte, senza neppure riguardare la nota. Avea voluto una caldaia, non vi essendo altro, per fare il bagno freddo la mattina, appena levato da letto. Vi saltava dentro nudo, vi sguazzava spandendosi l'acqua con le mani su la testa--don Liddu lo aveva osservato dal buco della serratura--e, appena asciugatosi, via come il vento, per la campagna: quattro, cinque miglia, quasi avesse il diavolo in corpo. Come non si buscava una polmonite? E turco, a dirittura! N�� segno di santa croce, n�� messa le domeniche. E il Signore lo ha colmato di quattrini, mentre tanti poveri cristiani non hanno neppure un soldo per comprarsi un po' di pane!
--Mi farei turco anch'io, se fossi sicuro di buscarmi i quattrini che ha lui! Dico per dire,--concludeva don Liddu--giacch�� con la salute dell'anima non si scherza.
Il notaio aveva condotto l'inglese in Casino, lo aveva presentato ai galantuomini pi�� agiati, al Sindaco, all'Arciprete, all'Agente delle tasse, al Ricevitore, perch�� cos�� gli avea consigliato di fare l'amico che glielo aveva presentato con la lettera da cui era stato sbalordito quel giorno.
In casino, il dottor Medulla, fratello del canonico, tentava, con arte, di farlo parlare intorno ai progetti di coltivazione, per scoprire terreno, per vedere se doveva seguire il consiglio di suo fratello, di attendere fino all'ultimo prima di cedere la sua grillaia.
Ma l'inglese era stato parco, molto parco, nelle risposte.
--Non so
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